Nel mondo si stima che troppe persone consumino il sale in una quantità al di sopra di quella consigliata.

Le linee guida infatti prevedono di non superare 2,300 mg di sodio al giorno

Ci sono studi che correlano un eccessivo introito di sale ad un aumentato rischio ipertensivo. Oltre 100 studi indicano come un ridotto apporto di sale nella dieta possa essere di beneficio per la pressione sanguigna.

La maggior parte del sale che assumiamo deriva da un’alimentazione incontrollata e soprattutto dall’alimentazione “fuori casa” quindi dai fast food, dai ristoranti, pizzerie ecc.

Queste 5 semplici strategie possono aiutarti a ridurne il consumo:

  • Utilizza erbe aromatiche e spezie: basilico, timo, rosmarino, menta, curcuma, pepe. Daranno sapore ai tuoi piatti senza bisogno di aggiungere troppo sale!
  • Accosta alimenti di per sé salati ad alimenti più “dolci”. Un esempio è l’accostamento del salmone affumicato alle zucchine.
  • Quando vai a fare la spesa, scegli prodotti che abbiano un ridotto contenuto di sale. Qui entra in gioco l’importanza dell’etichetta. Soffermati un secondo a leggerla quando ti trovi a confrontare i vari prodotti al supermercato, e non farti abbindolare dai grandi marchi, ma piuttosto dai importanza ai valori nutrizionali. Tieni presente che un prodotto alimentare a basso contenuto di sale ha un contenuto in sodio < 0,12 g/100 g e un contenuto in sale < 0,3 g /100 g.
  • Presta attenzione quando mangi fuori casa. Considera comunque un’uscita come un’occasione di convivialità e di spensieratezza, senza però esagerare dal punto di vista calorico. Ricorda che spesso i cibi più calorici sono quelli a più alto contenuto di grassi e di sale, perché devono essere gustosi e soprattutto palatabili.
  • Usa grassi buoni quando cucini: ad esempio l’avocado, la frutta secca, l’olio d’oliva. Quindi prediligi grassi di origine vegetale piuttosto che animale (burro, strutto ecc.). Questi cibi possono donare il giusto sapore senza bisogno di aggiungere troppo sale.