E’ VERO CHE IN GRAVIDANZA SI DEVE MANGIARE PER DUE?
Questa credenza è ben radicata nella nostra cultura, ma in realtà, è davvero così?
Oggi sappiamo che esiste una fascia temporale nota con il nome di “i primi 1000 giorni di vita” che si riferisce al concepimento, fino ad arrivare ai 2 anni di età del bambino.
Perché questo periodo è considerato così importante?
Perché è proprio qui che trova strada la prevenzione di malattie future, attraverso una corretta alimentazione e quindi un corretto apporto di tutti i macro e micronutrienti.
Dunque capiamo che l’alimentazione della donna in gravidanza è fondamentale: carenze ed eccessi alimentari in gravidanza si associano a disturbi della crescita e dello sviluppo del feto, e quindi del nascituro.
E’ vero che in gravidanza il fabbisogno calorico aumenta per donne normopeso e moderatamente attive, ma anche vero che l’eccesso calorico (quindi introdurre più calorie del dovuto) può portare a complicanze sia per la madre che per il bambino.
I nati da madri obese hanno più probabilità di andare incontro a problematiche future come il diabete di tipo 2.
I LARN 2014( Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana) stabiliscono un fabbisogno aumentato di 69 kcal al giorno per il primo trimestre di gravidanza , 266 kcal al giorno per il secondo e 496 kcal al giorno per il terzo trimestre. Un aumento di circa 500 kcal al giorno è previsto anche nei primi sei mesi di allattamento al seno.
La donna in gravidanza mangia normalmente, la dieta deve essere varia e includere i vari gruppi alimentari. Le accortezze sono quelle di bere tanta acqua, arricchire l’alimentazione con latte e derivati, fare pasti piccoli e frequenti e consumare almeno 5 porzioni tra ortaggi e frutta fresca.
L’incremento ideale di una donna incinta normopeso è di circa 12 kg . Più l’Indice di Massa Corporea è elevato al concepimento e minore deve essere l’aumento di peso in gravidanza.
Andiamo a vedere nel dettaglio a cosa prestare attenzione:
- Le proteine hanno un ruolo fondamentale, perché necessarie per la sintesi proteica non solo della gravida ma anche del feto. Un apporto proteico troppo basso ha ripercussioni negative in termini di lunghezza e peso del bambino alla nascita. Ovviamente anche gli eccessi sono da evitare, come al solito, in medio stat virtus. E’ per questo che l’apporto proteico dovrebbe essere aumentato di circa 1g al giorno per il primo trimestre, circa di 8 g per il secondo trimestre e circa 26 g per il terzo.
- Per quanto riguarda i grassi (lipidi), non è importante solo la quantità di questi, ma anche la qualità. Nel corso della gravidanza infatti, ma anche dell’allattamento, non è richiesta una modifica generale riguardante l’assunzione dei grassi, ma piuttosto è importante prestare attenzione alla loro composizione. Come per l’alimentazione di tutti i giorni, anche in gravidanza bisognerebbe limitare il consumo di grassi saturi, in favore di quelli polinsaturi, soprattutto omega 3, EPA e DHA. Il DHA lo ritroviamo soprattutto nei pesci grassi dei mari freddi (es. salmone). Il fabbisogno di DHA aumenta di circa 100-200 mg al giorno in gravidanza e nell’allattamento. C’è però anche il discorso dei contaminanti: per cui l’ideale per le donne in gravidanza sarebbe scegliere pesci di piccola taglia (es. sarde, alici, sgombri) che accumulano meno contaminanti rispetto ai pesci di grossa taglia.
- I micronutrienti (vitamine e minerali) svolgono un ruolo di grande importanza per il corretto funzionamento dell’organismo, ed in gravidanza sono più che mai importanti. Un apporto inadeguato di vitamine e minerali può portare a scompensi sia nella madre che nel bambino. – Il ferro è essenziale nel trasferimento dell’ossigeno ai tessuti. La sua carenza infatti conduce all’anemia sideropenica e non solo. Infatti una carenza di ferro in gravidanza può portare a parto pretermine e a neonati con basso peso alla nascita. Le principali fonti di ferro sono pesce, carne, legumi e verdure a foglia verde. La carenza di ferro interessa il 22% delle donne in età fertile e circa il 50% nei Paesi in via di sviluppo. Secondo l’OMS (Organizzazione mondiale per la sanità) i livelli di assunzione di ferro raccomandati sono compresi tra 30-60 mg al giorno in gravidanza.
– Lo iodio si sa, è fondamentale per la funzionalità tiroidea e in gravidanza il suo fabbisogno aumenta del 50%. Pesci e crostacei sono gli alimenti che ne sono maggiormente ricchi. In gravidanza la carenza di iodio può provocare l’aborto, aumento della mortalità perinatale e il rischio di anomalie congenite e deficit mentale. Sia durante la gestazione che l’allattamento l’apporto giornaliero di iodio dovrebbe aggirarsi attorno ai 200 microgrammi.
– Per il calcio l’apporto raccomandato in gravidanza è di 1,2 g al giorno. Inutile dire quanto questo minerale sia importante per la costituzione ossea e per evitare patologie durante l’età evolutiva come il rachitismo.E’ importante non escludere dalla dieta latte e derivati, cereali e ortaggi.
E’ importante dunque monitorare il peso durante la gravidanza, per evitare di andare incontro a complicanze e di mettere a rischio la salute di se stesse e del bambino.
Fonti:
NCBI
NFI (Nutrition Foundation of Italy)
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